"Chi mi mangia la casina
zuccherosa e sopraffina?"
zuccherosa e sopraffina?"
"E' il vento che piega ogni stelo,
il bel bambino venuto dal cielo."
il bel bambino venuto dal cielo."
Sicuramente conoscerete la casetta descritta dai fratelli
Grimm nella fiaba di Hansel e Gretel. Una casetta fatta di dolci e ghiottonerie
varie, che almeno una volta, dobbiamo ammetterlo, è apparsa in sogno a tutti
noi (soprattutto nei periodi di dieta).
In realtà casette simili esistono. Esistono davvero, anche
se in miniatura, e sono quelle preparate con una base di pan di zenzero e decorate
con i dolci che più ispirano, per colori o sapori.
Quella del pan di zenzero è una tradizione particolarmente
longeva e duratura, nata nei monasteri come un metodo per finanziare le loro
attività agli inizi del 1000 d.C.
Biscotti speziati, in particolare insaporiti con lo zenzero,
che hanno poi assunto la forma del classico omino, protagonista di fiabe e di
cartoni animati (in Shrek ne è data una rappresentazione favolosa).
E come ogni personaggio, come la Barbie e Ken, come la
Famiglia Addams, come lo stesso Babbo natale, anche l’omino di pan di zenzero
ha una sua tipica casetta.
Ho sempre sognato di costruirne una, e quest’anno grazie
all’idea di Ikea, ho deciso di dare prova della mia scarsa manualità .
Si chiama PEPPERKAKA HUS, ed è il kit con i pezzi per
costruire la casetta di pan di zenzero, in pieno stile Ikea, ma senza bulloni e
viti. Per unire i pezzi dovrete utilizzare una normalissima glassa di zucchero,
composta di acqua e zucchero a velo, oltre che di un goccio di limone (la ricetta
la trovate all’interno della confezione stessa). Ma potete anche cimentarvi con
una delle tante ricette che si trovano su internet, e costruire una casetta
partendo da zero, dalla base.
In realtà non esiste una vera e propria ricetta classica. La
tradizione natalizia sta proprio in questo: nell’impastare il pan di zenzero,
nell’infornarlo e cuocerlo come biscotti, nel costruire una casetta a vostro
piacimento (che sia un castello o una baita poco importa), nel decorarla
secondo il vostro mood.
Io ho deciso di utilizzare il KitKat bianco e nero per il
tetto, perché accontenta tutti unendo il sapore dolce del cioccolato bianco a
quello più raffinato del cioccolato al latte, alla croccantezza decisa del
biscotto, ma anche perché l’effetto di “tetto innevato” mi sembrava
particolarmente azzeccata per questo freddo dicembre.
Per le pareti ho usato sarties colorati e zuccherini di
varie forme e dimensione, incollandoli sempre con la glassa di zucchero.
Si: è un cuore quello disegnato con le stelline sulla facciata
della mia casetta.
E si: ho rotto un pezzo di parete nel montare la casetta che
non voleva proprio prendere forma, almeno inizialmente. Ma è stato divertente. Ed ha rievocato quella sensazione di
Natale che ad inizio dicembre è rappresentata più comunemente dal Presepe.
Adesso temo solo che nella notte possa apparire il Grinch a
rovinare il mio CAPOLAVORO.
Chiudo così il mio primo articolo, che spero vi sia
piaciuto, e vi do appuntamento a presto con un’altra pillola di Natale
dicembroso…da LargoBaleni!



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