come state? Oggi vi parlo della palette Makeup Stories Hot Flame di Pupa Milano.
Vi ho già parlato della palette Spicy Nudes che ho letteralmente adorato e che mi porto praticamente con me in ogni viaggio.
Questa volta ho deciso di non fare gli swatches, sia perchè la foto non era venuta bene ma anche perchè in questo momento il clima è tremendo.
Diluvia e non c'è un minimo di luce, non è il massimo proprio provare a fare delle foto ora.
La palette hot flame di Pupa Milano è una palette bellissima. Come tutte le palette della makeup stories contiene tre diverse textures/finish: matte, satin e metal.
Ovviamente anche questa volta vi dico che il finish che preferisco è il metal e che l'applicazione perfetta è quella col polpastrello.
La scrivenza è veramente buona, ed allo stesso modo la sfumabilità e pazzesca.
Per renderla perfetta avrei tolto uno shimmer ed aggiunto un marrone matte un poco più scuro.
C'è da dire però che comunque la palette permette di fare un look completo, anche senza un marrone più scuro da transizione.
Io ho usato tranquillamente il marroncino chiaro ed il fuxia scuro nella piega, ovviamente il look che è uscito era d'impatto ma è quello che ci si aspetta da colori del genere.
Perchè se io uso un metal (tipo il terzo da sx) nella palpebra mobile voglio un trucco vibrante, pieno, non un trucco sobrio.
Tutto sto giro di parole per dire che questa palette è perfetta per chi ha gli occhi verdi come me.E' perfetta per le pelli chiare ed in generale è perfetta per chi sa osare con i colori.
Ve la consiglio?Assolutamente si.
Io lo dico, la texture degli ombretti metal di Pupa al momento è la migliore mai provata.
Io vorrei una palette di soli metal per esempio.
Non le vedreste bene delle palettine piccole da 4/6 ombretti? Tipo le piccoline di Natasha Denona di soli metal?
Io si, è decisamente un prodotto che mi piacerebbe avere e che userei molto.
Sinceramente, penso che Pupa con le palette Makeup stories abbia fatto centro totalmente.
Niente da invidiare ad altri marchi più famosi.
Per me è un 9!
Un bacio,
Rita.
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